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Bio-Bibliografia

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 Federico Chiecchi è nato a Verona e ivi morto il 26 dicembre 2005. Diplomato all’I.T.C., nel 1943 lascia l’università per la resistenza. Nel 1955, anno della sua entrata nella fabbrica dell’arte, si è posta la classica domanda: “che cos’è l’arte?”.

A partire dal 1956/57 la sua ricerca si sviluppa, illimitatamente, in diverse direzioni. Da un lato all’interno dei concetti primari di spazio e di tempo per modificare le idee di quadro (pittura) che da oggetto unico, finito, si trasforma in spazio-tempo a più dimensioni psicofisiche.

Dall’altro verso i dogmi e le chiusure storiche del movimento Moderno, tipiche anche degli anni Cinquanta e Sessanta, per determinare la loro trasformazione in pensiero aperto e antidogmatico, cioè PLURMODERNO.

Di conseguenza, privilegiandol’accumulazione nei confronti dell’esclusione, realizza artisticamente l’unicità dei contrari nella pluralità: vale a dire la coesistenza e l’interazione deilinguaggi più contraddittori e storicamente divisi.

Tale insieme di riferimenti l’ha riunito in un sistema di relazioni aperte – legato alle sue personali necessità di ricerca che ha denominato: SAGGIO DI ESTETICA QUANTISTICA (catalogo n.1/1960, galleria Ferrari, Verona).
In esso ha costruito un insieme di connessioni, di tipo soggettivo e oggettivo, relative sia al mondo delle cose fisiche che a quello delle emozioni psicologiche che a quello della produzione delle culture.
Il punto di incrocio, dal quale si irraggiano gli insiemi delle connessioni fisiche, psicologiche e culturali, è rappresentato nel suo universo artistico , da un sistema di relazioni e contraddizioni PLURDIMENSIONALI chiamato diagramma antropologico (catalogo n.37/1963, galleria Ferrari, Verona).
 

 

MOSTRE PERSONALI     

 

1956, GALLERIA SCALA, Verona;

1960, GALLERIA FERRARI, Verona;

1963, GALLERIA FERRARI, Verona;

1964, GALLERIA DEL CAVALLINO, Venezia;

1971/1972,  GALLERIA MARINI, Verona;

1981/1982,  STUDIO ZERO, Verona;

1983, GALLERIA D’ARTE MODERNA, Verona;

1989, GALLERIA PRISMA, Verona;

1992, GALLERIA CROSSING, Portogruaro-Venezia;

1996, PALAZZO FORTI-GALLERIA D’ARTE MODERNA, Verona;

2009, FONDAZIONE TONIOLO-SPAZIO ARTE PISANELLO, Verona.

2014, ARTE IN CANTINA – Cantina Piona di Custoza , Verona

2014,            

 

MOSTRE COLLETTIVE

 

1959/1961/1965/1967, BIENNALE DI VERONA (VINCITORE ANNO 1965)

1961/1962,  GALLERIA FERRARI, Verona;

1962, BIENNALE DEL DISEGNO, Recoaro (Vicenza);

1963  GALLERIA LA LOGGIA, Bologna;

1963/1964,  PREMIO TERMOLI, Campobasso;

1964, MOSTRA MERCATO, Firenze;

1964/1965/1967,   GALLERIA ZERO, Verona;

1966, GALLERIE J.RANSON, Parigi (Francia);

1967, INTERNAZIONALE DI POESIA VISIVA, Trieste;

1968, GALLERIA LUNA 2, Torino;

1972, POLLUTION, musiche di Franco Battiato, Bologna;

1972, PLURDESIGN, Milano;

1980, INSIEME PER (S)COMUNICARE, Verona-Noventa (Pd)-L’Aquila;

1982, ARTE VERONA ’82, Verona;

1982, COME SI FA UNA ROSA-MUSEO CASABIANCA, Malo (Vi);

1987, ARTE IN RIVOLTA, Nimes (Francia);

1988, ASTRATTA, Verona-Milano-Darmstadt (Germania);

1990, IRRITUALE-LX BIENNALE NAZIONALE D’ARTE, Verona;

1991, SENSI, Verona;

1999, PREMIO CITTA’ DI LISSONE, Palazzo Terragni, Lissone (Mi);

2000, FOREVER’E – MOSTRA D’ARTE CONTEMPORANEA, Revere (Mn);

2004, ARTE A VERONA 1950-2004, ex Arsenale Austriaco, Verona;

2006, AURORA PROJECT ANNI ’60 E DINTORNI, Verona;

2008, DEDICATA A F.CHIECCHI, Museo Fioroni di Legnago (Vr).

 

SCRITTI SU CHIECCHI

 

  • APOLLONIO, presentazione, catalogo, n. 37/1963;
  • MOZZAMBANI, presentazione, catalogo, n. 37/1963;
  • GUIDO MONTANA, Chiecchi precursore di Vedova, su Arte Oggi, n. 18/1963;
  • VINCENTE AGUILERA CERNI, presentazione, catalogo n. 44/1964;
  • ENRICO BAJ, Chiecchi=Plurimo, su Marcatre n.23-24-25/1966;
  • TONI TONIATO, recensione/1964, D’ars Agency;
  • CARLO MUNARI, bilancio delle ultime tendenze, Sipra Uno n. 3/1965;
  • RENATO BARILLI, Dall’informale caldo all’informale freddo, su l’Arte Moderna, volume n.14, F.lli Fabbri editori, Milano 1967;
  • ENRICO FOSCHI, F.Chiecchi/spaziotempo=totale=plur/att(ività), in Humandesign, n. 10/1972;
  • FRANCO VERDI, Nonkitsch come alibi, nota critica, Giornale L’Arena, gennaio/1972;
  • SILVANO MARTINI, Quasi un decalogo, presentazione, catalogo galleria civica, A.Forti, Verona, 1983;
  • ADRIANA DELLA BELLA, Federico Chiecchi, Giornale L’Arena, novembre/1985;
  • GIORGIO CORTENOVA, Arte in rivolta, presentazione in catalogo, 1987;
  • PATRIZIA NUZZO, Chiecchi, artista controcorrente, Il Veronese, Luglio/1987;
  • LUIGI MENEGHELLI, intervista, Verona cultura, 1989; Recensione, Flash Art, n. 151/1989;
  • GIORGIO TREVISAN, recensione mostra “La mia preistoria”, Giornale L’Arena, giugno/1989;
  • MASSIMO TINAZZI, recensione, Verona Sette, 1989;
  • VERA MENEGUZZO, nota su Verona Sette, giugno/1989;
  • GIORGIO DI GENOVA, note critiche su “generazione anni Venti” Edizioni Bora, Bologna, 1991;
  • BORIS BROLLO, presentazione, mostra personale, Portogruaro, 1992;
  • CORTENOVA, R.BARILLI, L.MENEGHELLI saggi ed antologia critica, catalogo antologica Palazzo Forti , 1996;
  • FRANCESCO BUTTURINI, Federico Chiecchi l’operaio dell’arte, Giornale L’Arena, 27 dicembre 2005;
  • VECA, C.BERTONI,A.ARDUINI, libro/catalogo Aurora Project, grafiche Aurora, Verona 2006;

 

DOCUMENTI

 

Marcatre, n.6+7/1964;

Catalogo 2° Mostra Mercato Internazionale, Firenze, 1964;

Terra nostra, Mantova, 1964;

Atti/1965;

Convegno Internazionale di Verucchio, 1965;

Arte Oggi, n. 23-24/1965

Il Giornale di Sicilia, 1965;

La Settimana Ligure, 1965;

Catalogo mostra Segni nello Spazio, Trieste, 1967;

Catalogo Arte Verona ’82;

Catalogo mostra Pittura a Verona, 1950-1975, Sona (Vr), 1990.

 

ARTICOLI

  • MAUGERI, Il banditore del Sud, 1961;
  • POLITI, La Fiera Letteraria, 19/4/1964;
  • SUPPINI, tempo illustrato, n.3/1967.

TESI DI LAUREA UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BOLOGNA

Alcuni scritti della sua visione quantistica della realtà sono pubblicati, in modo informale, da Chiecchi sui cataloghi della galleria Ferrari (1960/1964, dal n.1 al n. 48) e Zero (1964-1966, dal n.49 al n.75) ed i cui titoli sono i seguenti:

  • 1959: casualità di certi incontri (cat. N.1/1960);
  • Alcune considerazioni sulla parola “arte” come mito indifferenziato e valore differenziale (cat. 1/1960);
  • Arte: conformismo e anticonformismo (cat.n.2/1960);
  • Arte e condizioni psicologiche (cat.n.4 e 6/1960 e 7-8-9-10/1961);
  • Un evento possibile:probabile una storia (cat.n.5/1960);
  • Astrazione=concretezza (cat.n.11/1961);
  • Arte e avanguardia (cat.n.12/1961);
  • Arte e metafisica dell’inconscio (cat.n.15-16-17/1961 e n.21-23-24-26/1962);
  • Alcune considerazioni generali in relazione al “Grande Incastro” di A.Mozzambani (cat.n.19/1961);
  • Quattro: manifesto (cat.n.22/1962);
  • …Astrazione? … Concretezza! … (cat.n.22/1962);
  • “Roba da pazzi” (è ormai tempo che sia tempo), (cat.n.24/1962);
  • …Caso, figura, realtà ambigua… (conversazione con H.Platschek e A.Mozzambani), (cat.n.25/1962);
  • L’nutilità di tante domande…prevede l’eliminazione della stupidità o l’evasione dalla realtà quotidiana? (cat.n.26/1962);
  • Per una Spagna libera, per un mondo libero, finalmente (cat.n.27/1962);
  • Arte, oscurantismo, pornografia estetico-politica, “Corriere della Sera” ed altro; libertà inclusa (cat.n.27/1962);
  • Appunti complementari (cat.n.28/1962);
  • Mondrian: cultura e poesia (recensione al libro di Filiberto Menna), (cat.n.30-31-32-33-34-35-36-37-38-39/1963);
  • Alcune considerazioni e una relazione (cat.n.32/1963);
  • Io: noi (io, tu, egli, noi, voi, loro), (cat.n.37/1963);
  • Arte: pubblicazioni ricevute (cat. N.38/1963);
  • Una nuova fantastica equazione? Achtung! (cat.n.39 e 40/1963);
  • Autopubblicità della coscienza per un fenomeno in atto/Un catalogo da 100 megatoni? (cat.n.40 e 41/1964);
  • XII Convegno Internazionale Artisti Critici e Studiosi d’Arte, Rimini (commenti, relazioni, lettere), (cat.n.41-42-43-44-45-46-47-48/1964);
  • “…una briciola di sapere…”: collage/decollage (cat.n.48/1964);

 Nel 1964 fonda , con Renzo Marinelli la galleria Zero sui cataloghi della quale ha pubblicato i seguenti scritti:

  • Perché: 0=49 e 1=856 (cat.n.49/1964);
  • La cibern/etica e gli artisti (cat.n.51-52/1964);
  • Susumu Shingu (cat.n.53/1965);
  • Per i contenitori e i policontenitori nella pittura di E.Degani (cat.n.54/1965);
  • Virginio Ferrari: da Lisistrato a Marcel Duchamp e oltre (cat.n.57/1965);
  • Enrico Bordoni: dagli “arke” il concetto di ornamentalità (cat.n.58/1965);
  • Premier Colloque International d’Estetique Experimentale Parigi (cat.n.59-60-62/1965);
  • Jules Engel: un naturalismo di tipo concreto? (cat.n.60/1965);
  • Plur Ars: arte della pluralità/unicità delle arti (cat.n.60/1965);
  • Un caso di ritardata comunicazione (cat.n.61/1965);
  • Ferruccio Bortolazzi: “uomini non cose” (cat.n.62/1965);
  • Franco Angeli e il simbolo irrisolto (cat.n.64/1965);
  • Cosimo Le Rose: il punto critico (cat.n.66/1966);
  • Alcuni appunti per Enrico Baj (cat.n.68/1966);
  • Franco Verdi: poesia percettiva (cat.n.70/1966).

 Invitato al Convegno Internazionale artisti critici studiosi d’arte di Rimini e Verrucchio, ha inviato le seguenti relazioni: 14° Convegno, 1965 su “Arte e Comunicazione”:

– Un caso di ritardata comunicazione ovvero la questione CHIECCHI-ARGAN-VEDOVA a proposito di pluralità e di “plurimi”;

15° Convegno, 1966 su “Arte Popolare e Moderna”:

– Arte popolare moderna come massificazione culturale contemporanea?.

Sulla rivista “Italia Moderna produce”, 1966/luglio, pubblica il saggio:

– Spazio/tempo psicofisico: unicità=pluralità.

Nel 1968, entra nel mondo della scuola ottenendo la cattedra di discipline pittoriche presso il L.A.S. di Verona. Elabora, via via, con gli allievi , una serie di esperienze didattiche che si completano anche attraverso altrettanti scritti:

  • pubblicità quinto potere;
  • arte e design: spazio non euclideo e divergenze (non) parallele;
  • la fisica e la chimica della vita come comunicazione visiva;
  • arte e società: plur lavoro e libertà socio-economiche;
  • artisti e società: sintesi storico-pratica dal ‘200 ad oggi;
  • mezzi di comunicazione di massa: consensoe dissenso;
  • colori, percezione e comunicazione visiva.

Nel 1971, per i cataloghi della galleria Marini, Verona in occasione di una mostra personale pubblica il saggio:

– Non Kitsch come alibi (che dà il titolo all’esposizione).

Ancora presso la galleria marini, nel 1972, organizza due mostre personali e scrive altrettanti saggi intitolati:

– 135 mass-quadri per una mass-mostra;

– plur-art; 8 spaziotempi tradizionali (1963-1966) e qualcos’altro.

 Su invito della rivista “Humandesign”, 1972/gennaio, scrive:

– Biennale d’arte o industria culturale?

Nel settembre 1972, partecipa al Convegno internazionale di Industrial Design, su Teoria e pratica nella prospettiva degli anni ’70, presso il Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, con la ricerca:

– Plur design: spazio e tempo nella relazione plurdimensionale caso-causa-effetto; (il saggio è interato a n.70 foto di lavori).

 Nel 1975, rielaborando esperienze maturate, a partire dal 1968, quali dirette esperienze della cultura dei Noi (scuola, sindacato, gruppi spontanei, ecc.) sviluppa una serie di analisi in uno scritto intitolato:

– alla ricerca dell’identità: sulle funzioni dell’artista come lavoratore delle arti visive in una società neotecnica.

Dal 1981, riflettendo sull’imponente massa di lavoro, anche potenziale e conseguenziale, di ricerche e di studi sviluppati dagli anni Cinquanta, inizia a pubblicare una serie di saggi per altrettante mostre personali organizzate in studio.

Questi i titoli pubblicati:

  • …provinciale è ancora più bello… (cat.n.76/1981);
  • Autoritratto ovvero plur-identità parallela, 1959-1981 (cat.n.77/1981);
  • Una mostra da leggere (cat.n.78/1981);
  • Una plurstoria (cat.n.79/1981);
  • Plur/in/form/azione est/etica (cat.n.80/1981);
  • Chi neutronizza l’arte? (cat.n.81/1982);
  • Plur aborto, come? (cat.n.82/1982);
  • Plur Romanzo; “casaaaaaaaaaasaahahahahHb?!…;
  • Un caso causad’effetti: plurteatro;
  • Pubblicità come Plur…;
  • Il tempo e lo spazio di una sedia: esempi di plurdesign;
  • Plur insiemi didattici;
  • Illimitatamente mio.

Per un dibattito presso il Museo “Casabianca” di Malo (Vicenza”, scrive la relazione:

– Collage e Decollage S.p.A.

Su invito della Civica Galleria “A.Forti” di Verona, in occasione della sua personale 1983 pubblica il catalogo:

– Plurmoderno: una mostra da leggere.

Sul catalogo della mostra “KOINE” a nord Est, 1988, Boris Brollo pubblica il suo scritto: – Plurmoderno, anni Sessanta e dintorni.

Negli ultimi tempi è stato invitato a partecipare alle seguenti mostre collettive:

1987 – Arte in rivolta, Nimes (Francia). Catalogo a cura di G.Cortenova;

1988 – Astratta. Secessioni astratte in Italia dal dopoguerra al 1990, Verona, Milano, Darmstadt (Germania). Catalogo a cura di G.Cortenova e F.Menna;

1990 – Irrituale – LX Biennale Nazionale d’arte di Verona. Catalogo a cura di L.Caramel, G.Cortenova, E.Crispoldi, T.Toniato;

1990 – Pittura a Verona, 1950-1975. Catalogo a cura di A.Mozzambani per Galleria Cinquetti;

1991 – Sensi – Palazzo della Gran Guardia Verona. Catalogo a  cura di B.Brollo con un intervento di V. Dehò.

1992 – Mostra personale presso la galleria “Crossing” di Portogruraro (Venezia) intitolata: “Caos e rivelazione plurdimensionale caso-causa-effetto”;

 Nel 1996 la Galleria d’Arte Moderna di Verona – Palazzo Forti gli dedica una mostra antologica personale con il quale Federico corona l’intenso e instancabile lavoro di una vita. Per l’artista/ricercatore come lui amava definirsi è un punto di arrivo che certifica la qualità e l’importanza del suo operato a Verona e in Italia. 

Nel 2002 dipinge l’ultimo quadro concludendo negli anni a venire la sua ricerca teorica.

… “Troppo spesso mi domando: perchè? Come uomo spero di trovarmi un giorno con le maggiori risposte possibili. Come artista e come pittore con l’energia ed il tempo per dimostrarlo”…

FEDERICO CHIECCHI 1955-2005

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Federico Chiecci
federicochiecchi.it
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